Bruxismo: sintomi e conseguenze

Se digrigni, stringi o serri i denti durante la notte, potresti essere affetto da una comune patologia detta bruxismo.

Spesso questa patologia rimane silente senza provocare sintomi. La maggior parte delle persone digrignano i denti in maniera involontaria durante la notte.

Questo è spesso associato a fattori predisponenti come stress o ansia.

Di frequente i genitori preoccupati riferiscono che i bambini “fanno rumore con i denti” durante la notte , chiedendo soluzioni . In questo caso non è prevista terapia, ma un controllo nel tempo del fenomeno, favorendo un maggiore quantità di sonno dei bambini.

Il bruxismo può essere presente anche durante il giorno, spesso quando si è concentrati, e in maniera inconsapevole.

Se, però, il digrignamento diventa regolare e prolungato nel tempo, può provocare dolore sia durante la masticazione che a riposo.

Attento ai sintomi!

Essi possono essere:

– Mal di testa

– Dolore ai muscoli facciali, soprattutto appena svegli

– Dolore e rigidità all’articolazione mandibolare e cervicale

– Rigidità delle spalle

– Interruzione del sonno

Cosa può succedere ai miei denti con il bruxismo?

Abrasioni del dente

Lo sfregare i denti tra di loro porta ad un’usura eccessiva degli stessi che, pur essendo rivestiti dallo smalto, sostanza durissima, la più dura del nostro organismo, con il bruxismo, nel tempo, si consuma esponendo la dentina all’azione dei batteri e della saliva.

abrasione del dente da bruxismo

Ipersensibilità dentale

L’usura dello strato protettivo di smalto espone la dentina, una struttura interna del dente meno resistente ma soprattutto più sensibile per la presenza di fibre capaci di trasmettere gli stimoli al nervo.

L’ipersensibilità può essere accentuata dall’assunzione di cibi con una componente acida maggiore come limone, aceto, agrumi, pomodori da insalata, etc

Abfraction

E’ la condizione in cui il colletto del dente viene privato dello strato di smalto, a causa delle flessione che subisce durante il serramento o il digrignamento dei denti. Ciò provoca una esposizione della dentina con varie conseguenze tra cui l’ipersensibilità dentale.

abfraction da bruxismo

abfraction da bruxismo

Calcificazioni pulpari

Lo sfregare continuo con conseguente ipersensibilità può portare ad una sorta di reazione del nervo all’interno della polpa dentaria, che produce dei veri e propri “calcoli” all’interno del dente.

Tale evenienza è solitamente asintomatica e di riscontro occasionale in indagini radiologiche dentali, ma può costituire una difficoltà aggiuntiva in caso sia necessario effettuare una terapia canalare sull’elemento dentario con calcificazioni pulpari.

Necrosi pulpare

L’eccessiva usura, che coinvolge dapprima gli strati più esterni dello smalto e successivamente della dentina fino ad arrivare al nervo, può portare alla colonizzazione di quest’ultimo da parte dei batteri presenti nella bocca.

La conseguenza di tale evenienza è la necrosi (morte) della polpa con una reazione nell’osso, intorno alla radice del dente, per la presenza di una infezione che regredisce solo dopo che il dentista ha pulito, disinfettato e sigillato tutto il sistema dei canali dove decorreva il nervo. Per tali motivi e per salvare il dente rivolgiti ad un endodontista che effettuerà una terapia canalare.

Fratture dentinali o totali

Durante lo sfregamento o serramento dei denti si applicano forze incontrollate, che agiscono su una superficie limitata come quella masticatoria; tali forze possono determinare fratture o distacchi di precedenti cure odontoiatriche (otturazioni, ricostruzioni, protesi) o anche fratture parziali, coinvolgenti cioè solo alcuni strati dell’elemento e molto spesso non evidenziabili all’esame obiettivo, o addirittura fratture totali del dente.

fratture del dente da bruxismo