GIUSEPPE CANTATORE

-Laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Roma “La Sapienza” nel 1980

-Specializzazione in Odontostomatologia presso l’Università di Roma “La Sapienza” nel 1983

-Dal 1987 al 1989 è Nominato Professore a Contratto di “Endodonzia” presso il Corso di Laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi dell’Aquila degli Abruzzi.

-Dal 1989 al 1990 è Nominato Professore a Contratto di “Odontoiatria Ricostruttiva” presso il Corso di Laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”.

-Negli Anni Accademici 1991 /92, 1992/93, 1993/94, 1995/96 e 1996/97 Nominato  Professore a Contratto di “Endodonzia”, presso il Corso di Laurea Odontoiatria e Protesi Dentaria della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”.

-Dal 1996 ad oggi collabora all’attività didattica dei seguenti Atenei Italiani : Napoli (Università “ Federico II”), Roma (Università “ La Sapienza”), Siena, Firenze, Foggia,Torino, Brescia, Catanzaro, Messina.

-Dal 1996 ad oggi collabora con Seminari e Corsi Teorico-Pratici con oltre 20 Università straniere:

– Dal 1996 ad oggi partecipa, in qualità di Relatore Invitato a circa 400 eventi di cui oltre 230 in Italia ed oltre 170 in 40 Nazioni Europee ed Extra Europee.

-Dal 1/11/2000, essendo risultato vincitore del Concorso di seconda fascia nel settore scientifico disciplinare MED/28, Malattie Odontostomatologiche, è chiamato a ricoprire la Cattedra di Odontoiatria Conservatrice nel Corso di Laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria dell’Università di Verona in qualità di Professore Associato.

-Dal 2000 al 2014 è Titolare degli Insegnamenti di Odontoiatria Conservatrice, di Endodonzia e di Odontoiatria Cosmetica per il CLSOPD (Corso di Laurea Specialistica in Odontoiatria e Protesi Dentaria) dell’Università di Verona.

-Dal 2000 al 2013 è Docente nei corsi di Perfezionamento e nei Master in Endodonzia organizzati nella Università di Verona.

-Dal 2004 ad oggi è Nominato Direttore (2004-2007) e Coordinatore (dal 2007 ad oggi) “Master Teórico-práctico en Endodoncia Avanzada” nel “Centro de Posgrado” dell’Università di Santiago di Compostela, Spagna.

– Nel 2014 è è Nominato con Decorrenza dal l ottobre 2014, Professore Universitario di Ruolo di seconda fascia, presso la facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano.

– Dal 1 Ottobre 2014 è titolare dell’Insegnamento di Endodonzia e Odontoiatria Conservativa e Patologia Cariosa presso il corso di Laurea in Odontoiatria dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano.

Il Prof. Cantatore è Autore di oltre 60 pubblicazioni indicizzate, di 50 poster di ricerca, di un Volume  Monografico e Coautore di capitoli in 10 testi di Endodonzia.

“La Gestione dei Riassorbimenti Infiammatori e Post Traumatici”

Le lesioni traumatiche colpiscono spesso la giovane dentizione permanente. In alcune di esse, come le lussazioni e le avulsioni dentali, il dente viene parzialmente o completamente spostato dal suo alveolo, interessando il tessuto pulpare, il legamento parodontale, i tessuti duri dentali e l’osso alveolare. In questi casi il trattamento diventa più complesso e le percentuali di successo diminuiscono drasticamente a causa dell’elevato rischio di riassorbimento radicolare (RR), che può essere classificato in RR esterno e interno. Il RR esterno, che è più frequente, è classificato in ordine decrescente di frequenza come: 1)RR di sostituzione (RRR o anchilosi; 51%); 2. RR infiammatorio (IRR; 23,2%); RR superficiale (SRR; 13,3%). Per arrestare o ritardare il riassorbimento radicolare, per decenni si è consigliato l’uso dell’idrossido di calcio (CH) . Questo effetto del CH è stato descritto per la prima volta nel 1971 da Andreasen ed  è supportato da numerosi studi clinici che hanno dimostrato che l’idrossido è in grado di arrestare sino al 90% dei riassorbimenti grazie ad  un effetto induttivo sulla deposizione dei tessuti calcificati (osso, cemento, dentina…) ed al suo pH elevato che inibisce le attività enzimatiche essenziali per la vita dei batteri. Inoltre, il CH ha la capacità di ridurre il sanguinamento dei tessuti creando uno strato di tessuto necrotico e riducendo l’infiammazione dei tessuti parodontali. Il principale svantaggio dell’uso dell’idrossido è un suo possibile effetto di indebolimento della dentina, con il rischio di fratture cervicali delle radici. Oggi, in molte situazioni cliniche, l’idrossido di calcio è stato sostituito da materiali bioceramici. Il meccanismo d’azione delle bioceramiche è strettamente legato a quello dell’idrossido di calcio. Infatti il silicato tricalcico e il silicato dicalcico, presenti in quasi tutti i prodotti commerciali,  reagiscono con l’acqua per formare silicato di calcio idrato e idrossido di calcio. Il principale vantaggio delle bioceramiche rispetto all’idrossido di calcio è che costituiscono un cemento definitivo e sembrano avere un minore effetto di indebolimento della dentina. Il loro principale svantaggio è che l’infiammazione dei tessuti parodontali e la contaminazione con il sangue possono alterarne le proprietà. Per questo motivo si suggerisce, in caso di tessuti infiammati e sanguinamento intracanale, di utilizzare le bioceramiche dopo aver ridotto l’infiammazione e il sanguinamento con un farmaco a base di idrossido di calcio puro. In questa presentazione esamineremo una serie di casi clinici in cui l’uso combinato di idrossido di calcio e materiali bioceramici  ha permesso di bloccare o risolvere i processi di riassorbimento infiammatorio e/o