Domanda: Il dentista, visitandomi, mi ha segnalato dei problemi. Ma se non mi fa male niente, non è (molto) meglio aspettare e vedere come va?
- Saper aspettare è una dote da saggi. Ma non sempre!
Saper aspettare è una dote da saggi. Ma non sempre: per i problemi di denti, per esempio, è davvero sconsigliabile.
Le patologie più comuni come la carie e la malattia parodontale, se non diagnosticate e trattate tempestivamente degenerano nel tempo aumentando il danno (estetico, funzionale e da perdita anatomica) e la difficoltà e i tempi della cura. Ma ci sono anche altre situazioni patologiche meno comuni (riassorbimenti interni o esterni, ad esempio), non accompagnate da particolari fastidi, che risultano curabili solo se intercettate all’inizio! È perciò importante non affidarsi al dolore come unico campanello d’allarme e farsi tenere sotto controllo dal proprio dentista di fiducia, ossia il professionista che saprà consigliare nell’interesse del paziente.
La diagnosi è il momento più importante! Un controllo eseguito con i moderni sistemi di illuminazione e ingrandimento ottico presso i dentisti esperti in Endodonzia permette di documentare minime lesioni iniziali dei denti naturali. Ciò è fondamentale per mettere in atto la terapia precoce, rispettosa dell’anatomia e poco invasiva e costosa, rispetto a protesizzazioni tardive estese e innaturali.
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