Frattura di un dente

Mi è stata diagnosticata un’incrinatura su un dente. Lo perderò inevitabilmente?

 

 

Risposta:

La frattura dentale è un evento molto grave e molto spesso determina la perdita del dente. Tuttavia oggi è possibile agire sia a livello di prevenzione (vedi più avanti nel testo), sia – a incrinatura/frattura già presente – con un’attenta stima dell’andamento dell’incrinatura e della resistenza residua e conseguente restauro del dente. Ancora una volta ribadiamo l’importanza di una diagnosi quanto più precisa e tempestiva per non perdere l’opportunità di conservare il dente! La moderna Endodonzia dispone di strumenti diagnostici (stereomicroscopio a luce coassiale) su cui basare le nostre decisioni. È necessario che il paziente sia sempre partecipe della situazione e del rischio di fallimento della terapia nei casi in cui l’incrinatura non sia eliminabile.

COSA PROVOCA UNA FRATTURA DENTALE?

È determinata da traumi, siano essi violenti, oppure di modesta entità, ma ripetuti nel tempo (come avviene col bruxismo o digrignamento patologico). In caso di frattura parziale (incrinatura) che si estenda in profondità oltre lo strato di smalto il dente ne risulta lesionato con dolore combinato sia alla masticazione che al caldo/freddo (Sindrome del dente incrinato). La frattura è completa quando c’è separazione delle due parti.

PREVENZIONE

L’effetto del trauma dipende anche dalla resistenza del dente. Un dente già trattato endodonticamente e ricostruito è ovviamente meno resistente di un elemento sano e integro, di qui la raccomandazione del dentista di fare attenzione nel mordere/masticare cibi che rappresentano una “sfida” (carne, pane più o meno tostato, cioccolata fondente o simili). Inutile dire che usare i denti, anche se giovani forti e sani, per rompere torrone e frutta secca è un atto sconsiderato

Pochi sanno però che i denti si usurano e si incrinano non tanto per la masticazione funzionale, quanto per il digrignamento (bruxismo) che sottopone i denti a forze di grande intensità e distruttività. Anche qui l’attenta supervisione del dentista e l’attuazione di terapie specifiche (come un bite notturno, per esempio) possono prevenire danni altrimenti irreparabili.

IN SINTESI

A seconda dell’estensione e dell’andamento delle fratture parziali o complete possono essere attuate scelte terapeutiche diverse. Se la frattura interessa le radici sarà forse difficile evitare l’estrazione del dente. Se invece le radici sono ancora integre, allora si potrà sperare di evitare l’estrazione con opportuni interventi e restauri tesi a contrastare il dolore e il propagarsi dell’incrinatura. Un dentista esperto in Endodonzia è il professionista più competente in questi casi, in grado di indagare l’entità del danno e proporre la soluzione più conservativa, se possibile.

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