Cos’è un granuloma?
Non è assolutamente una neoplasia ma il risultato di una serie di concause:
L’infiammazione cronica (ovvero a lenta evoluzione) si può manifestare nell’intorno dell’apice della radice dentale di un dente a polpa infetta (necrosi della polpa con “perdita di vitalità”) e diffondersi all’osso alveolare circostante provocando lesioni quali l’ascesso oppure il granuloma. Le lesioni provocano rarefazioni ossee visibili in radiografia come aree scure, localizzate più spesso intorno all’apice della radice .
La causa che porta alla formazione del granuloma è costituita dalle tossine batteriche e dalla necrosi della polpa dentale (“nervo”) che permangono nei canali radicolari non raggiunti dagli strumenti o dai disinfettanti.
Per la guarigione dal granuloma è necessario quindi detergere in modo corretto il contenuto infetto della radice rimuovendo i residui necrotici della polpa o “nervo”, mediante preparazione (sagomatura), disinfezione e successiva otturazione canalare mediante materiale bioinerte (guttaperca ).
La guarigione porta alla scomparsa in radiografia dell’area scura (“di trasparenza”) e avviene nell’arco di 6-12 mesi circa.
Occasionalmente un dente che è stato sottoposto a una cura canalare può non guarire oppure continuare ad essere dolente nonostante il trattamento canalare effettuato questo anche alcuni mesi o anni dopo , e presentare un granuloma.
Quando questo accade, il dente spesso può essere salvato con un secondo trattamento
canalare :
Il ” Ritrattamento “.
Il dente deve essere ritrattato per problemi dovuti ad una o più delle seguenti cause:
Incompleta pulizia e otturazione dei canali.
Perchè la cura canalare abbia successo i canali delle radici devono essere interamente puliti e otturati.
Alcuni canali sono a volte così stretti, calcificati o curvi che anche i più piccoli strumenti a disposizione non riescono a percorrerli ,altri canali sono così piccoli che non sono facilmente individuabili, oppure sono otturati in maniera approssimativa.
Trauma radicolare :
Un nuovo trauma può aver causato la frattura della radice o una cisti o un’infezione possono essersi sviluppate all’apice (punta) della radice.
Nuova carie:
Una nuova carie può distruggere la corona del dente ed esporre il materiale da otturazione che chiude il canale ai batteri e alla saliva causando una nuova infezione delle radici.
Una frattura o incrinatura di un’otturazione o la decementazione di una corona o di un perno radicolare possono determinare i medesimi danni.
l dente deve essere riaperto, i canali nuovamente detersi ed otturati .
A volte è necessario operare per via chirurgica ,come verra ‘esposto in un’altra sezione.
Durante il trattamento il dente può fare male, questo è un inconveniente che non pregiudica il buon esito della terapia.
Non ci sono naturalmente garanzie certe. Molte volte il ritrattamento è l’unica alternativa all’estrazione. L’Odontoiatra fornirà sicuramente tutte le informazioni e le alternative terapeutiche affinchè il paziente possa decidere in completa tranquillità e consapevolezza.
Quali sono le alternative al ritrattamento?
L’estrazione del dente è solitamente l’alternativa:
La perdita di un dente può portare allo spostamento di quelli vicini con gravi interferenze nell’occlusione (Rapporti tra le arcate dentali ) e nella masticazione ma Il dente si può rimpiazzare con un ponte ancorato ai denti vicini, se presenti, o con un impianto endosseo.
Nonostante i progressi enormi fatti in campo implantologico niente per ora è migliore e più duraturo del dente naturale anche se sono perfettamente sovrapponibili i parametri di durata nel tempo tra un dente ben ritrattato e un impianto ben posizionato.