Rottura di un dente, colpa della cura canalare?

Mi si è rotto un dente devitalizzato tre mesi fa. E’ colpa della cura canalare?

Risposta:

Il dente naturale integro presenta un’architettura simile a un’arco di volta costruito intorno alla camera della polpa, che permette un’omogenea distribuzione dei carichi durante la masticazione e un’ottimale resistenza. Una cura canalare o devitalizzazione comporta necessariamente l’apertura di un varco di accesso attraverso la volta (corona del dente) in situazioni in cui la carie e/o fratture hanno già estesamente distrutto o assottigliato estese porzioni di dente, con progressione del danno e del dolore in mancanza di intervento.
Un dente con polpa infetta (“devitalizzato” dall’infezione della carie) oppure devitalizzato dal dentista per bloccare il progredire dell’infezione perde la sua porzione organica interna (cellule, nervi, vasi sanguigni e quindi idratazione) con un’ulteriore riduzione della sua resistenza, più o meno influente a seconda della gravità della condizione iniziale e della sua anatomia.
Un dente trattato con cura canalare è quindi evidentemente più fragile di un dente sano, ma soprattutto per la distruzione cariosa che aveva già prima. Per questo dopo una corretta terapia endodontica va sempre studiata attentamente la ricostruzione della parte masticante (corona protesica o altro) per conferire al dente un livello di resistenza in linea con una normale esigenza funzionale
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