La preparazione dei canali radicolari

L’Odontoiatria è una branca in continua evoluzione e, mai come in questi ultimi anni, ha subìto una veloce accelerazione dovuta a nuove tecniche e apparecchiature.

Per molti anni abbiamo preparato i canali radicolari con strumenti manuali in acciaio, rappresentati negli anni ’80 dai Reamers e dai Files.

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Strumenti Manuali

Con essi sono stati raggiunti ottimi risultati, ma col tempo si sono studiate nuove soluzione per velocizzare la procedura, con l’obiettivo di una minore richiesta di tempo alla poltrona per il paziente e di maggiore semplificazione operatoria per il dentista. Gli anni ’90 sono stati caratterizzati dall’avvento di nuovi strumenti realizzati in lega al Nichel-Titanio che, dapprima usati manualmente, con l’avvento  dei nuovi motori endodontici hanno rivoluzionato la tecnica e ridotto notevolmente i tempi. Oggi, in assenza di situazioni anatomiche complesse, è possibile portare a termine una terapia endodontica in una sola seduta.

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Motore Endodontico

SAGOMATURA DEI CANALI. Negli anni ’80 il Dott. E. Schilder dettò i canoni per ottenere quella che viene definita preparazione tronco-conica e che ancora ispira gli attuali canoni di operatività.

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Tecnica di Shilder

In questo disegno possiamo notare come la preparazione diminuisca  di volume procedendo verso l’apice della radice. Ciò per ottenere delle superfici laterali che non permattano al cono di gomma usato come riempimento di “uscire” oltre apice, invece di addensarsi all’interno del canale per non lasciare spazi vuoti ai batteri.

In questo modo è possibile scaldare la guttaperca con dei portatori di calore specifici, pressarla e adattarla a tutto il sistema dei canali (endodonto).

Gli strumenti Nichel-Titanio hanno una conicità prestabilita cioè sono geometricamente fatti a cono, con i diametri che aumentano progressivamente dalla punta alla parte alta del manico, di una misura variabile a seconda del tipo.

Oggi abbiamo dispositivi specifici per l’endodonzia che consentono una strumentazione meccanica con movimenti complessi, e possiamo usare strumenti canalari monouso / monopaziente.

Una volta stabilita la lunghezza del canale con un apparecchio elettronico chiamato localizzatore apicale ed un Rx di controllo, possiamo iniziare ad usare gli strumenti endodontici, con la tecnica volta per volta più opportuna.

Con la stessa conicità degli strumenti meccanici usati abbiamo in dotazione coni di carta per asciugare l’interno del canale e coni di guttaperca per sigillarlo, tutti con la stessa conicità:  in sintesi, un metodo standardizzato.

Per quanto riguarda  i movimenti meccanici che possiamo impostare per far lavorare gli strumenti in Nichel-Titanio, fino ad oggi il più comunemente usato è il movimento continuo, ma possiamo lavorare anche con movimenti complessi che alternano i due sensi di rotazione (detti perciò “alternati” o “reciprocante”) che ci permettono di trattare canali curvi o difficili in modo idoneo al raggiungimento di una preparazione e di una chiusura ottimale.

Con l’uso della tecnica e degli strumenti adeguati è possibile ottenere ottimi risultati più facilmente di prima, anche nelle situazioni più complesse.