Lastre e Tumori

Dental x-rays and risk of meningioma
Claus EB, Calvocoressi L, Bondy ML, Schildkraut JM, Wiemels JL, Wrensch M. Cancer. 2012 Sep 15;118(18):4530-7. doi: 10.1002/cncr.26625. Epub 2012 Apr 10. METHODS:
This population-based case-control study included 1433 patients who had intracranial meningioma diagnosed at ages 20 to 79 years and were residents of the states of Connecticut, Massachusetts, North Carolina, the San Francisco Bay Area, and 8 counties in Houston, Texas between May 1, 2006 and April 28, 2011 (cases). A control group of 1350 individuals was frequency matched on age, sex, and geography (controls). The main outcome measure for the study was the association between a diagnosis of intracranial meningioma and self-reported bitewing, full-mouth, and panorex dental x-rays.

CONCLUSIONS:
Exposure to some dental x-rays performed in the past, when radiation exposure was greater than in the current era, appears to be associated with an increased risk of intracranial meningioma. As with all sources of artificial ionizing radiation, considered use of this modifiable risk factor may be of benefit to patients. Cancer 2012. © 2012 American Cancer Society.

Analisi dell’articolo:
Le probabilità di sviluppare un meningioma – tumore al cervello tra i più comuni – aumentano nelle persone che hanno effettuato frequenti radiografie ai denti. È il risultato di uno studio pubblicato su Cancer dai ricercatori di Elizabeth Claus del Brigham and Women’s Hospital di Boston: “Anche se le radiografie in molti casi sono necessarie – spiega – questi dati suggeriscono che è meglio ricorrervi moderatamente per non mettere a rischio la salute dei pazienti”.
Lo studio ha visto coinvolti 1433 pazienti affetti da meningioma tra i 20 e i 79 anni i cui dati sono stati paragonati con quelli di 1350 soggetti del gruppo di controllo non affetti dalla malattia: ed è emerso che coloro che avevano effettuato esami dentali radiografici su base annua o più frequentemente avevano da 1,4 a 1,9 volte più probabilità di sviluppare un meningioma, e che coloro che avevano effettuato ortopanoramiche complete più volte nell’arco di dieci anni avevano un rischio 4,9 volte maggiore di sviluppare il tumore. “Oggi i pazienti che controllano i propri denti sono esposti a dosi di radiazioni più basse rispetto al passato – spiegano i ricercatori -. Tuttavia, questo studio mette in evidenza che sarebbe bene fare un uso più moderato delle radiografie”.
Questa è la risposta che l’AIE (ACCADEMIA ITALIANA di ENDODONZIA )ha ricevuto dal Prof. Marco Esposito, Editor del’ Eureopean Journal of Oral Implantology (EJOI) interpellato a proposito dello studio in oggetto.

SINTETICAMENTE:
Molte le critiche metodologiche di questo articolo per la Procedura della raccolta dei dati :
I soggetti intervistati non sono stati sicuramente in grado di ricordare con esattezza il numero ed il tipo degli esami radiografici effettuati nel corso dei decenni. Inoltre il gruppo casi e il gruppo controlli differiscono per variabili confondenti: ad esempio, un numero diverso di soggetti, in ciascun gruppo, è stato sottoposto a esami radiografici in regione cefalica, facciale, cervicale, toracica. L’analisi dei dati non fa menzione dell’utilizzo dei tests per confronti multipli, con conseguente mancata applicazione dei correttivi necessari ad evitare la sovrastima della probabilità di rigetto dell’ipotesi nulla di non differenza.
Prof.Marco Esposito
Editor Eureopean Journal of Oral Implantology (EJOI)

CONSIDERAZIONI:
In questi ultimi anni la quantità di radiazioni emesse durante un trattamento odontoiatrico è di molto diminuita, migliorando la collimazione del fascio radiografico e la sensibilità delle radiografie, basti pensare al notevole decremento ottenuto con gli apparecchi RVG.
Oggi disponiamo di Linee Guida e Indicazioni ufficiali che regolano l’utilizzo degli Apparecchi RX e della metodologia di esecuzione dei radiogrammi diagnostici in campo Odontoiatrico (grembiuli piombati o schermature per l’OPT ecc.).
Tutto questo ha portato ad una diminuzione in toto del 60% delle radiazioni negli ultimi 20 anni.
In tema di sicurezza non di meno importante è il controllo annuale delle apparecchiature da parte di Esperti qualificati che verificano la corretta emissione dei raggi delle apparecchiature dei nostri studi.
In Endodonzia non possiamo d’altro canto rinunciare a questo supporto diagnostico che, con l’avvento di nuove apparecchiature di misurazione (vedi :Localizzatori apicali ), possiamo usare in maniera molto ancora più parsimoniosa rispetto al passato.
Concludendo :
Dati i controlli scrupolosi annuali a cui vengono sottoposte le apparecchiature radiografiche in dotazione agli Odontoiatri, vista la diminuzione delle emissioni dei raggi negli ultimi anni e le nuove tecnologie di supporto, possiamo usare questo indispensabile strumento diagnostico senza ingenerare ansie o paure ai pazienti a cui vengono applicate, nel rispetto sempre dei protocolli operativi e delle accortezze caso per caso.
Si ringrazia l’AIE per l’interessamento e il chiarimento esaustivo sull’argomento.